La protesi del ginocchio è indicata in presenza di patologie muscoloscheletriche degenerative come la gonartrosi in fase avanzata. Può essere totale o monocompartimentale e oggi può essere realizzata con la chirurgia mininvasiva.
- Lartrosi del ginocchio e la protesi mininvasiva
- La protesi monocompartimentale
- La protesi femororotulea
- La protesi totale di ginocchio
- Fast track: il percorso riabilitativo rapido post intervento
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Innovazioni applicate alla protesi di ginocchio
La protesi mininvasiva di ginocchio
La protesi mininvasiva del ginocchio sostituisce il solo compartimento danneggiato, risparmiando gli altri, senza alterare quindi la biomeccanica del ginocchio nativo. Ciò consente una ripresa funzionale rapida e un rientro alla vita normale in tempi brevi.
La protesi monocompartimentale del ginocchio è la più piccola protesi di ginocchio impiantabile: è un dispositivo mininvasivo che rispetta l’anatomia e la biomeccanica dell’articolazione.
Anche la protesi totale può essere definita mininvasiva poiché permette, a seconda dei casi, la conservazione di uno o di entrambi i legamenti crociati.
La chirurgia mininvasiva deve essere pertanto intesa come una vera e propria filosofia del risparmio tissutale.
L'ARTROSI E LA PROTESI MININVASIVA DEL GINOCCHIO
L'artrosi è la causa più comune del dolore al ginocchio
La gonartrosi, oltre a provocare dolore cronico al ginocchio, ne riduce la funzionalità poiché provoca alterazioni degenerative a carico della cartilagine articolare. Esistono vari tipi di artrosi del ginocchio: l'artrosi idiopatica o primitiva (tipica dell’età avanzata), l'artrosi secondaria ad artrite reumatoide, fratture od osteonecrosi (più tipica dei soggetti giovani-adulti). Nelle fasi avanzate della gonartrosi, l’unico rimedio consigliato è la sostituzione articolare con delle protesi speciali mininvasive.Quando fare la protesi di ginocchio
La decisione di eseguire o meno l'intervento di protesi al ginocchio deve essere valutata sulla base di diversi fattori, tra i quali:- risultati dei trattamenti meno invasivi se già effettuati dal paziente;
- grado di artrosi;
- aspettative del paziente;
- stile e qualità di vita;
- eventuali patologie associate (diabete, cardiopatie, patologie respiratorie ecc.).
L’età non deve rappresentare un criterio di scelta: non ci sono pazienti troppo giovani o troppo anziani per essere operati.
Quanti tipi di protesi esistono?
Esistono diversi tipi di protesi di ginocchio mininvasiva e la scelta del tipo di impianto dovrà tener conto del grado di artrosi, della sua localizzazione e della geometria dell’articolazione.Una prima importante classificazione riguarda la distinzione tra protesi protesi parziale e protesi totale.
La protesi parziale è definita monocompartimentale poiché sostituisce solamente il comparto articolare compromesso.
I comparti del ginocchio sono tre:
- comparto femoro-tibiale laterale;
- comparto femoro-tibiale mediale;
- articolazione femoro-rotulea.
La protesi monocompartimentale grazie alla chirurgia mininvasiva permette tempi di intervento ridotti, riabilitazione rapida e recupero funzionale più veloce.
La protesi totale, benché sostituisca tutta l'articolazione, può essere definita anch'essa mininvasiva poiché permette, a seconda dei casi, la conservazione di uno o di entrambi i legamenti crociati.
I COMPARTIMENTI DEL GINOCCHIO
LA PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE MININVASIVA
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Cos'è la protesi monocompartimentale di ginocchio
La protesi monocompartimentale è una protesi che va a sostituire il solo compartimento danneggiato del ginocchio, in questo caso quello femorotibiale interno che è quello più frequentemente colpito dal processo artrosico. Con questa protesi mininvasiva si risparmiano sia il compartimento laterale sia quello femoro-rotuleo. Oltre ai legamenti crociati anteriore e posteriore, responsabili della stabilità e propriocettività del ginocchio.
Durata dell'intervento e tempi di recupero
La protesi monocompartimentale di ginocchio è un intervento che si esegue in circa 40 minuti, riducendo così il rischio infettivo, le perdite ematiche ed il rischio ricevere trasfusioni di sangue.
È un intervento che consente un rientro la vita normale in 3/4 settimane, grazie al percorso multidisciplinare Fast Track di recupero rapido post intervento. Ovviamente i tempi di recupero variano a seconda delle richieste funzionali del paziente.
I componenti della protesi monocompartimentale
La protesi monocompartimentale è costituita da tre componenti:
- uno scudo femorale che va a rivestire il condilo femorale come la capsula di un dente;
- una componente tibiale che va a rivestire il piatto tibiale;
- un inserto in polietilene (plastica).
Quest'ultimo si incastra nel piatto tibiale e consente così lo scorrimento delle superfici protesiche una sull'altra.
Queste componenti protesiche vengono ancorate all'osso tramite un apposito cemento per osso che ne consente una fissazione ottimale.
Protesi di ginocchio bilaterale simultanea
La protesi monocompartimentale può essere eseguita contemporaneamente su entrambe le ginocchia in un unico intervento chirurgico.
La protesi di ginocchio bilaterale simultanea permette di ridurre al minimo le spese sanitarie, il tempo anestesiologico e anche il rischio infettivo, senza per questo rallentare o alterare il recupero funzionale del paziente.
LA PROTESI FEMORO ROTULEA
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La protesi femoro-rotulea può essere considerata anch'essa una protesi mininvasiva o monocompartimentale perché va a sostituire il solo compartimento femoro-rotuleo.
Indicazioni per la protesi femoro rotulea mininvasiva
Le indicazioni per questo tipo di protesi sono molto selettive: bisogna infatti essere sicuri che il compartimento femoro-tibiale interno ed esterno non siano danneggiati.
L'età ed il peso corporeo non rappresentano controindicazioni; né per questo tipo di protesi né per le monocompartimentali femoro-tibiali.
Componenti della protesi femoro rotulea
Entrambe queste componenti vengono poi fissate all'osso con un apposito cemento per osso.
Questo tipo di intervento può essere eseguito in contemporanea su entrambe le ginocchia senza per questo rallentare il recupero e la guarigione.
LA PROTESI TOTALE MININVASIVA
La protesi totale mininvasiva del ginocchio va riservata invece a quei casi in cui tutti e tre i compartimenti sono danneggiati: si parla anche in questo caso di mininvasiva in quanto tale protesi risparmia il legamento crociato posteriore, responsabile della propriocezione e stabilità del nostro ginocchio. In casi selezionati si può sacrificare anche tale legamento dando un maggior grado di vincolo alla protesi e realizzando la cosiddetta protesi postero-stabilizzata (PS). Questa protesi è indicata nei casi di artrosi più evoluta.
Gravi deformità artrosiche possono richiedere anche un maggior gradi di vincolo: in questo caso bisogna sacrificare una maggior quantità di osso e realizzare una protesi semivincolata.
COSA ASPETTARSI DALL'INTERVENTO DI PROTESI DI GINOCCHIO
Già in ambulatorio è di fondamentale importanza spiegare al paziente che cosa deve aspettarsi dall'intervento. Quali sono le attività consigliate e quelle sconsigliate. Quali controlli dovrà fare e quale stile di vita dovrà adottare.
Il primo consiglio che mi sento di dare sempre è la perdita di peso prima dell'intervento. Praticando quotidianamente una corretta attività fisica: circa 30 minuti di cyclette al giorno, oltre agli esercizi specifici assegnati dai fisioterapisti. La maggior parte di essi è infatti spesso in sovrappeso.
LA RIABILITAZIONE CON IL PERCORSO FAST TRACK
Il percorso di riabilitazione rapido Fast-Track è finalizzato a ridurre lo stress operatorio e la durata del ricovero ospedaliero, riducendo fortemente lo stress psicologico e il dolore post intervento.È un percorso multidisciplinare in cui il paziente viene seguito da un team di specialisti sia nella fase preoperatoria sia nella fase successiva all'intervento.
Il Fast-Track ha i seguenti vantaggi rispetto alla tecnica tradizionale:
- Maggior rispetto dei tessuti nobili del nostro organismo;
- Chirurgia compartimentale a risparmio dei legamenti crociati del ginocchio;
- Meno dolore dopo l'intervento;
- Ridotto sanguinamento;
- Sistema di suture innovativo senza drenaggi e graffette metalliche;
- Inizio deambulazione con stampelle a 6 ore dall’intervento;
- Precoce presa in carico da parte dell’équipe dei fisioterapisti;
- Rapido rientro al domicilio (circa 3 giorni dall’intervento) con programma di fisioterapia ambulatoriale.