Il Dr. Alessio Biazzo riceve i suoi pazienti in Liguria a Rapallo
Il Dr. Alessio Biazzo è un chirurgo ortopedico a Rapallo, specialista in chirurgia mininvasiva del ginocchio e dell’anca con tecnica robotica, artroscopia del ginocchio, traumatologia dello sport, medicina rigenerativa e protesi mininvasive del ginocchio e dell’anca. Da anni si occupa solo di questo settore dell’ortopedia per cercare di raggiungere il più alto livello di esperienza in questo specifico ambito della chirurgia.
Chi è il Dr Alessio Biazzo
Il Dr. Alessio Biazzo è nato a Cagliari e si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Cagliari nel 2007 con il massimo dei voti e si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna nel 2013 con il massimo dei voti.
Ha perfezionato le tecniche chirurgiche con periodi di formazione all’estero, in particolare in Spagna ed in Gran Bretagna, dove ha collaborato con il Royal National Orthopaedic Hospital di Londra e presso il Nuffield Orthopaedic Center di Oxford.
Oggi, riceve privatamente a Rapallo, dove si dedica alla cura delle patologie dell'anca e del ginocchio, con un approccio mininvasivo e all'avanguardia.
Patologie Trattate: Artrosi del Ginocchio e dell'Anca
Il Dr. Biazzo tratta principalmente la gonartrosi (artrosi del ginocchio) e la coxartrosi (artrosi dell'anca). Entrambe sono caratterizzate da una usura o consumo precoce della cartilagine che riveste le superfici articolari. Si parla di usura precoce perché in realtà una moderata usura è fisiologica e va di pari passo con l’età. Si parla di artrosi quando è eccessiva in relazione all’età del paziente.
Tale patologia causa dolore e limitazione funzionale dell’articolazione interessata, gonfiore e deformità nelle fasi avanzate. Esistono diversi fattori di rischio, i più importanti dei quali sono il sovrappeso e la sedentarietà. Esiste inoltre una predisposizione familiare.
Si distinguono due forme di artrosi del ginocchio e dell’anca: quelle idiopatiche, ossia da cause non note, che rappresentano la maggioranza dei casi, e le forme secondarie, dovute cioè ad un agente noto. Le forme secondarie sono spesso dovute ad esiti di fratture articolari, forme di displasia delle anche, esiti di patologie come l’osteonecrosi del ginocchio o dell’anca, il morbo di Perthes dell’anca, infezioni, esiti di radioterapia, malattia di Paget e tumori.
La diagnosi precoce e un approccio multidisciplinare sono fondamentali per prevenire l'evoluzione dell’artrosi.
Trattamenti Conservativi Prima della Chirurgia Protesica
L’intervento di chirurgia protesica rappresenta quasi sempre l'ultima opzione dopo aver provato trattamenti più conservativi, che includono:
- Eliminazione dei fattori di rischio: riduzione del peso corporeo e attività fisica;
- Fisioterapia mirata: trattamenti con elettromedicali come magnetoterapia e laser/tecarterapia;
- Infiltrazioni: con acido ialuronico, cortisone o plasma ricco di piastrine (PRP);
- Artroscopia: per trattare lesioni meniscali o cartilaginee;
- Medicina rigenerativa: attraverso l’uso di cellule staminali.
Solo quando questi trattamenti non risultano efficaci si considera l'intervento chirurgico di protesi.
Chirurgia Protesica Mininvasiva del Ginocchio e dell'Anca
Il principio della chirurgia protesica moderna si basa sulla mininvasività, che mira a preservare quanto più possibile strutture sane come osso, tendini e muscoli.
Nel ginocchio, si parla di compartimenti separati, con la possibilità di sostituire solo le parti danneggiate. Si parla così di protesi monocompartimentali, che danno al paziente un risultato funzionale più alto della protesi totale ed in caso di successiva revisione consentono di impiantare una protesi totale di primo impianto, ossia non di revisione.
Spesso infatti l'artrosi colpisce uno o due compartimenti del ginocchio, quindi le protesi monocompartimentali permettono di risparmiare le altre aree e i legamenti crociati, garantendo un risultato funzionale migliore rispetto alla protesi totale.
Nell’anca, il concetto di mininvasività si applica alla via di accesso chirurgica, che preserva la maggior parte dei tessuti. Si utilizzano protesi a stelo femorale corto, favorendo un recupero più rapido.
Il Percorso Fast-Track per il Recupero Post-Operatorio
La chirurgia mininvasiva è spesso associata al percorso Fast-Track, che garantisce un recupero veloce. Questo approccio multidisciplinare coinvolge ortopedici, anestesisti, infermieri, fisioterapisti e familiari, con l’obiettivo di:
- Ridurre al minimo il dolore;
- Limitare il sanguinamento;
- Far camminare il paziente entro 6 ore dall’intervento.
Tecniche per un Recupero Rapido e Sicuro
Il percorso Fast-Track prevede l'uso di terapie multimodali per il controllo del dolore e tecniche avanzate come l’eliminazione dei drenaggi e delle graffette chirurgiche. Al loro posto, si utilizzano una rete e una colla biologica per sigillare la ferita, che non richiede medicazioni per 20 giorni.
L’obiettivo finale è consentire il ritorno a casa in 2-3 giorni dall’intervento e iniziare un percorso riabilitativo ambulatoriale che, entro 3-4 settimane, permetta al paziente di riprendere le normali attività quotidiane.
Tecnica robotica nella chirurgia protesia di ginocchio e anca
La tecnologia robotica rappresenta un'innovazione fondamentale nella chirurgia protesica di ginocchio e anca, offrendo numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali. L'uso del robot in sala operatoria consente al chirurgo di eseguire interventi con una precisione estrema, garantendo risultati migliori e personalizzati in base alle esigenze specifiche di ogni paziente. Di seguito i principali vantaggi dell'adozione di questa tecnologia avanzata:
- Maggior precisione nel posizionamento delle componenti protesiche;
- Minor invasività sui tessuti circostanti;
- Minor sanguinamento durante l'intervento;
- Maggior durata teorica della protesi grazie alla precisione dell'impianto;
- Chirurgia standardizzata e riproducibile, riducendo le variabilità tra gli interventi;
- Protesi personalizzata in base alle caratteristiche anatomiche del paziente;
- Il chirurgo mantiene sempre il controllo decisionale su tipo di intervento e protesi da utilizzare;
- Permette di eseguire il minimo taglio osseo possibile, preservando l'integrità dell'osso del paziente;La procedura genera un report finale che funge da "scatola nera" dell’intervento, registrando ogni fase.
Grazie alla tecnologia robotica, è possibile posizionare le componenti protesiche con una precisione di 0,5 mm, garantendo così un risultato riproducibile e ottimale per il paziente.
La medicina rigenerativa
Con il termine medicina rigenerativa si intende un insieme di tecniche chirurgiche che hanno l’obiettivo di far rigenerare i tessuti del nostro corpo che sono danneggiati od usurati.
Nel caso del ginocchio e dell’anca, sono due le tecniche che possono essere impiegate: il gel piastrinico, o PRP, e la terapia con cellule staminali, che rappresenta oggi la tecnica più all’avanguardia nella cura dell’artrosi.
PRP (Plasma Ricco di Piastrine)
La medicina rigenerativa applicata al ginocchio e all'anca include l'uso del PRP (Plasma Ricco di Piastrine). Questa tecnica sfrutta il potenziale rigenerativo delle piastrine, che vengono prelevate dal sangue del paziente, centrifugate e concentrate per ottenere un gel piastrinico ricco di fattori di crescita. Il PRP viene poi iniettato direttamente nelle aree danneggiate, stimolando la riparazione dei tessuti e migliorando la guarigione. Questo approccio è particolarmente utile nei casi di artrosi, aiutando a ridurre il dolore e migliorare la funzionalità articolare.
Terapia con Cellule Staminali
Un'altra tecnica all'avanguardia nella medicina rigenerativa è la terapia con cellule staminali, considerata una delle opzioni più avanzate per la cura dell’artrosi. Le cellule staminali possono essere prelevate da diverse parti del corpo, ma la fonte più accessibile è il grasso addominale, da cui vengono estratte tramite una liposuzione. Il materiale prelevato viene poi centrifugato in un circuito chiuso, separando le cellule staminali dal tessuto fibroso. Questo composto viene successivamente iniettato nel ginocchio o nell'anca, talvolta in combinazione con altri trattamenti chirurgici come la bonifica delle lesioni meniscali o cartilaginee. L’intervento avviene in regime di ricovero e prevede solitamente una notte di degenza.
Il Dr. Alessio Biazzo riceve i suoi pazienti in Liguria a Rapallo
Esegue su richiesta anche perizie medico-legali di tipo ortopedico.
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