Protesi robotica di ginocchio e anca
Con la protesi di ginocchio e anca robotica si studia con un computer l’anatomia del paziente e si pianifica in maniera precisa e sicura la resezione ossea ed il corretto posizionamento della protesi.
Vai alla pagina della Protesi Anca Robotica →
Cenni storici di chirurgia robotica

Le prime protesi di ginocchio robotiche (dette anche navigate) furono impiantate in Italia alla fine degli anni Novanta.
La prima applicazione chirurgica del robot risale invece al 1985: trattasi di un sistema chiamato PROBOT utilizzato in neurochirurgia per l’esecuzione delle biopsie cerebrali.
In ortopedia invece i primi robot sono stati introdotti negli anni Duemila.
Attualmente ci sono numerose aziende che hanno introdotto sul mercato i propri Robot o computer, con i quali realizzare in maniera precisa gli interventi di protesi del ginocchio e dell’anca.
In che cosa consiste la protesi robotica del ginocchio o dell’anca?
Si tratta di un computer che studia preoperatoriamente l’anatomia del singolo paziente e pianifica in maniera precisa e sicura la resezione ossea ed il corretto posizionamento della protesi.
L’analisi preoperatoria può essere fatta o tramite esame TAC oppure direttamente in sala operatoria poco prima dell’incisione chirurgica.
Rispetto alla chirurgia tradizionale è necessario inserire 2 pin metallici al femore ed alla tibia (per la protesi di ginocchio) e sul bacino e sul femore (per la protesi dell’anca). Su tali dispositivi vengono posizionati dei diodi a riflessione infrarossa che fungeranno da lettori per il robot, identificando così il femore, la tibia ed il bacino del paziente.
Dopo aver inciso il ginocchio si esegue una analisi del danno articolare per decidere quale dei tre compartimenti è necessario sostituire: scegliere quindi se fare una protesi monocompartimentale, monocompartimentale più femororotulea o totale.
Confermata l’indicazione chirurgica si procede all’acquisizione e registrazione dei dati sul robot.
Spostando semplicemente l'arto e utilizzando modelli matematici, il robot determina l'asse del ginocchio, l'anatomia e la lunghezza dell'anca. A questo punto è necessario creare una sorta di mappa del ginocchio e dell'anca, utilizzando un sensore-palpatore che trasmette al computer tutte le salienze ossee dell’articolazione, consentendogli di elaborare una ricostruzione tridimensionale dello stesso e valutare il tipo e grado di deformità artrosica, l'accorciamento dell'arto e la sua geometria.
Con l’ausilio di tali dati l’ortopedico può quindi pianificare la correzione del ginocchio e dell'anca e i piani di taglio osseo con estrema precisione e decidere come correggere la deformità artrosica.
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo del robot in sala operatoria?
-
Maggior precisione nel posizionamento delle componenti protesiche (probabilità di compiere un errore dello 0%)
-
Minor invasività sui tessuti
-
Minor sanguinamento
-
Maggior durata della protesi
-
Chirurgia standardizzata e riproducibile
-
Protesi personalizzata in base alle caratteristiche di ogni paziente
-
E’ sempre il chirurgo che decide che tipo di intervento eseguire e che tipo di protesi utilizzare.
Invia una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
e descrivi il tuo caso gratuitamente, ti ricontatteremo il prima possibile
Centro Unico Prenotazioni 3791880039