Il Dr. Alessio Biazzo riceve i suoi pazienti in Liguria a Rapallo

Alessio Biazzo Ortopedico a Rapallo

Il Dr. Alessio Biazzo è un chirurgo ortopedico a Rapallo, specialista in chirurgia mininvasiva del ginocchio e dell’anca con tecnica robotica, artroscopia del ginocchio, traumatologia dello sport, medicina rigenerativa e protesi mininvasive del ginocchio e dell’anca. Da anni si occupa solo di questo settore dell’ortopedia per cercare di raggiungere il più alto livello di esperienza in questo specifico ambito della chirurgia.

Chi è il Dr Alessio Biazzo

Il Dr. Alessio Biazzo è nato a Cagliari e si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Cagliari nel 2007 con il massimo dei voti e si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna nel 2013 con il massimo dei voti.
Ha perfezionato le tecniche chirurgiche con periodi di formazione all’estero, in particolare in Spagna ed in Gran Bretagna, dove ha collaborato con il Royal National Orthopaedic Hospital di Londra e presso il Nuffield Orthopaedic Center di Oxford. 

Oggi, riceve privatamente a Rapallo, dove si dedica alla cura delle patologie dell'anca e del ginocchio, con un approccio mininvasivo e all'avanguardia. 

Patologie Trattate: Artrosi del Ginocchio e dell'Anca

Il Dr. Biazzo tratta principalmente la gonartrosi (artrosi del ginocchio) e la coxartrosi (artrosi dell'anca). Entrambe sono caratterizzate da una usura o consumo precoce della cartilagine che riveste le superfici articolari. Si parla di usura precoce perché in realtà una moderata usura è fisiologica e va di pari passo con l’età. Si parla di artrosi quando è eccessiva in relazione all’età del paziente.

Tale patologia causa dolore e limitazione funzionale dell’articolazione interessata, gonfiore e deformità nelle fasi avanzate. Esistono diversi fattori di rischio, i più importanti dei quali sono il sovrappeso e la sedentarietà. Esiste inoltre una predisposizione familiare.

Si distinguono due forme di artrosi del ginocchio e dell’anca: quelle idiopatiche, ossia da cause non note, che rappresentano la maggioranza dei casi, e le forme secondarie, dovute cioè ad un agente noto. Le forme secondarie sono spesso dovute ad esiti di fratture articolari, forme di displasia delle anche, esiti di patologie come l’osteonecrosi del ginocchio o dell’anca, il morbo di Perthes dell’anca, infezioni, esiti di radioterapia, malattia di Paget e tumori.  

La diagnosi precoce e un approccio multidisciplinare sono fondamentali per prevenire l'evoluzione dell’artrosi.

Trattamenti Conservativi Prima della Chirurgia Protesica

 L’intervento di chirurgia protesica rappresenta quasi sempre l'ultima opzione dopo aver provato trattamenti più conservativi, che includono:

Solo quando questi trattamenti non risultano efficaci si considera l'intervento chirurgico di protesi.

Chirurgia Protesica Mininvasiva del Ginocchio e dell'Anca

Il principio della chirurgia protesica moderna si basa sulla mininvasività, che mira a preservare quanto più possibile strutture sane come osso, tendini e muscoli.

Nel ginocchio, si parla di compartimenti separati, con la possibilità di sostituire solo le parti danneggiate. Si parla così di protesi monocompartimentali, che danno al paziente un risultato funzionale più alto della protesi totale ed in caso di successiva revisione consentono di impiantare una protesi totale di primo impianto, ossia non di revisione.

Spesso infatti l'artrosi colpisce uno o due compartimenti del ginocchio, quindi le protesi monocompartimentali permettono di risparmiare le altre aree e i legamenti crociati, garantendo un risultato funzionale migliore rispetto alla protesi totale.

Nell’anca, il concetto di mininvasività si applica alla via di accesso chirurgica, che preserva la maggior parte dei tessuti. Si utilizzano protesi a stelo femorale corto, favorendo un recupero più rapido.

Il Percorso Fast-Track per il Recupero Post-Operatorio

La chirurgia mininvasiva è spesso associata al percorso Fast-Track, che garantisce un recupero veloce. Questo approccio multidisciplinare coinvolge ortopedici, anestesisti, infermieri, fisioterapisti e familiari, con l’obiettivo di:

  • Ridurre al minimo il dolore;
  • Limitare il sanguinamento;
  • Far camminare il paziente entro 6 ore dall’intervento.

Tecniche per un Recupero Rapido e Sicuro

Il percorso Fast-Track prevede l'uso di terapie multimodali per il controllo del dolore e tecniche avanzate come l’eliminazione dei drenaggi e delle graffette chirurgiche. Al loro posto, si utilizzano una rete e una colla biologica per sigillare la ferita, che non richiede medicazioni per 20 giorni.

L’obiettivo finale è consentire il ritorno a casa in 2-3 giorni dall’intervento e iniziare un percorso riabilitativo ambulatoriale che, entro 3-4 settimane, permetta al paziente di riprendere le normali attività quotidiane.

Tecnica robotica nella chirurgia protesia di ginocchio e anca

La tecnologia robotica rappresenta un'innovazione fondamentale nella chirurgia protesica di ginocchio e anca, offrendo numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali. L'uso del robot in sala operatoria consente al chirurgo di eseguire interventi con una precisione estrema, garantendo risultati migliori e personalizzati in base alle esigenze specifiche di ogni paziente. Di seguito i principali vantaggi dell'adozione di questa tecnologia avanzata:

Chirurgia Robotica ginocchio e anca

  • Maggior precisione nel posizionamento delle componenti protesiche;
  • Minor invasività sui tessuti circostanti;
  • Minor sanguinamento durante l'intervento;
  • Maggior durata teorica della protesi grazie alla precisione dell'impianto;
  • Chirurgia standardizzata e riproducibile, riducendo le variabilità tra gli interventi;
  • Protesi personalizzata in base alle caratteristiche anatomiche del paziente;
  • Il chirurgo mantiene sempre il controllo decisionale su tipo di intervento e protesi da utilizzare;
  • Permette di eseguire il minimo taglio osseo possibile, preservando l'integrità dell'osso del paziente;La procedura genera un report finale che funge da "scatola nera" dell’intervento, registrando ogni fase.

Grazie alla tecnologia robotica, è possibile posizionare le componenti protesiche con una precisione di 0,5 mm, garantendo così un risultato riproducibile e ottimale per il paziente.

La medicina rigenerativa

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Con il termine medicina rigenerativa si intende un insieme di tecniche chirurgiche che hanno l’obiettivo di far rigenerare i tessuti del nostro corpo che sono danneggiati od usurati.
Nel caso del ginocchio e dell’anca, sono due le tecniche che possono essere impiegate: il gel piastrinico, o PRP, e la terapia con cellule staminali, che rappresenta oggi la tecnica più all’avanguardia nella cura dell’artrosi.

PRP (Plasma Ricco di Piastrine)

La medicina rigenerativa applicata al ginocchio e all'anca include l'uso del PRP (Plasma Ricco di Piastrine). Questa tecnica sfrutta il potenziale rigenerativo delle piastrine, che vengono prelevate dal sangue del paziente, centrifugate e concentrate per ottenere un gel piastrinico ricco di fattori di crescita. Il PRP viene poi iniettato direttamente nelle aree danneggiate, stimolando la riparazione dei tessuti e migliorando la guarigione. Questo approccio è particolarmente utile nei casi di artrosi, aiutando a ridurre il dolore e migliorare la funzionalità articolare.

Terapia con Cellule Staminali

Un'altra tecnica all'avanguardia nella medicina rigenerativa è la terapia con cellule staminali, considerata una delle opzioni più avanzate per la cura dell’artrosi. Le cellule staminali possono essere prelevate da diverse parti del corpo, ma la fonte più accessibile è il grasso addominale, da cui vengono estratte tramite una liposuzione. Il materiale prelevato viene poi centrifugato in un circuito chiuso, separando le cellule staminali dal tessuto fibroso. Questo composto viene successivamente iniettato nel ginocchio o nell'anca, talvolta in combinazione con altri trattamenti chirurgici come la bonifica delle lesioni meniscali o cartilaginee. L’intervento avviene in regime di ricovero e prevede solitamente una notte di degenza.

Il Dr. Alessio Biazzo riceve i suoi pazienti in Liguria a Rapallo

Esegue su richiesta anche perizie medico-legali di tipo ortopedico.

Invia una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e descrivi il tuo caso gratuitamente, ti ricontatteremo il prima possibile.

Centro Unico Prenotazioni Liguria (Rapallo) 3791880039

Definizione

Che cos'è la cisti di Baker?

 

La cisti di Baker è una dilatazione della capsula posteriore, cioè della membrana che riveste l’articolazione del ginocchio. Può essere primitiva o idiopatica, cioè originare per cause sconosciute, oppure secondaria ad una patologia del ginocchio.

La cisti primaria è più frequente nei soggetti tra i 4 ed i 7 anni, è spesso asintomatica e regredisce spontaneamente.

La cisti secondaria, di gran lunga più frequente, insorge come conseguenza di un problema del ginocchio, che generalmente è una lesione degenerativa del menisco mediale associata ad una iniziale artrosi. Altre cause possono essere lesioni del legamento coricato anteriore che causano instabilità, lesioni della cartilagine e artrite reumatoide.

Il meccanismo che la causa è una produzione eccessiva del normale liquido sinoviale che lubrifica il ginocchio, che viene prodotto in maniera eccessiva dall’articolazione come meccanismo di difesa. Il risultato è un aumento della pressione interna del ginocchio che trova sfogo nella zona più dilatabile dello stesso, cioè la capsula posteriore.

Spesso si tratta di una lesione a libro del corno posteriore del menisco mediale dove il liquido sinoviale fa breccia e pian piano dilata la capsula.

Sintomi

Quali sono i suoi sintomi?

 

I sintomi devono essere distinti in sintomi della cisti e sintomi della patologia che l’ha causata. I sintomi della cisti sono sintomi da compressione, quindi dolore posteriore, edema della gamba, formicolio del polpaccio, fino ad una simil trombosi venosa profonda in caso di rottura della cisti stessa.

Diagnosi

Come eseguire la sua diagnosi?

 

La diagnosi viene eseguita con la clinica ed il supporto ecografico. Solo la risonanza magnetica consente di avere una diagnosi certa e di capire quali possono essere le cause che l’hanno generata. 

Terapia

In che cosa consiste il trattamento?

 

Il trattamento non deve mai essere isolato alla cisti, ma deve essere volto a capire cosa l’ha causata. Una volta individuato il problema si procede al trattamento della sua causa. La sola aspirazione della cisti può dare un sollievo temporaneo perché nella maggior parte dei casi si assiste ad una recidiva della stessa.

Il trattamento artroscopico è volto alla cura delle possibili lesioni meniscali, cartilaginee e ligamentose associate.

Raramente si rende necessaria la sua asportazione chirurgica con accesso posteriore. 

 Nel mondo dell'ortopedia, la chirurgia robotica mininvasiva del ginocchio sta rivoluzionando il modo in cui i chirurghi eseguono le procedure, offrendo ai pazienti una speranza rinnovata perBraccio robotico per intervento di protesi del ginocchio una maggiore precisione e tempi di recupero più veloci.

Gli avanzamenti tecnologici hanno aperto la strada a una nuova era nella precisione chirurgica, poiché i robot dotati di intelligenza artificiale assistono senza soluzione di continuità i chirurghi durante le complesse operazioni al ginocchio.

Navigare nel Futuro: Come la Chirurgia Protesica Robotica del Ginocchio Sta Trasformando l'Ortopedia

Questo articolo esplora come la chirurgia robotica del ginocchio stia trasformando l'ortopedia, offrendo ai pazienti una serie di benefici che erano prima impensabili.

Dall'aumento della precisione nella pianificazione pre-operatoria al feedback in tempo reale durante l'operazione, questi sistemi robotici stanno rivoluzionando le terapie chirurgiche per i pazienti affetti da artrosi del ginocchio. Unendo l'esperienza dei chirurghi alla precisione degli strumenti robotici, le procedure ortopediche stanno diventando più sicure, meno invasive e più efficaci

Chirurgia Robotica del ginocchio assistita da intelligenza artificiale

Video sulla Protesi Monocompartimentale e Totale del Ginocchio con la chirurgia robotica

Benvenuti ai miei primi primo video della serie educativa sulla chirurgia protesica robotica del ginocchio. Oggi vi guiderò attraverso la tecnica chirurgica della protesi monocompartimentale e totale del ginocchio. La prima procedura è indicata per pazienti con danni concentrati solo in una parte del ginocchio, la seconda è indicata per pazienti con danni all'articolazione più estesi.

Attraverso simulazioni animate, esploreremo passo dopo passo il processo chirurgico, evidenziando i vantaggi di questa tecnica innovativa basata sull'utilizzo dei robot dotati di intelligenza artificiale.

Video Protesi monocompartimentale del ginocchio robotica

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Video Protesi totale del ginocchio robotica

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Vantaggi della protesi di ginocchio robotica rispetto ai metodi tradizionali

La protesi robotica mininvasiva di ginocchio offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali, fornendo sia ai chirurghi che ai pazienti un livello superiore di precisione e migliori risultati. Un significativo vantaggio è l'aumento della precisione nella pianificazione pre-operatoria.

I sistemi robotici utilizzano tecnologie avanzate per creare modelli tridimensionali del ginocchio del paziente, consentendo ai chirurghi di visualizzare la procedura in dettaglio. Questa visione completa consente ai chirurghi di sviluppare un piano chirurgico personalizzato, garantendo che l'anatomia unica di ciascun paziente venga presa in considerazione. 

Un altro vantaggio della protesi robotica di ginocchio è il feedback in tempo reale fornito durante l’intervento chirurgico. Il sistema robotico raccoglie continuamente dati e fornisce feedback al chirurgo, consentendo aggiustamenti e correzioni immediati. Questo ciclo di informazioni assicura che l'operazione proceda come previsto e consente al chirurgo di prendere decisioni basate su informazioni in tempo reale. La capacità di adattare e modificare l'approccio chirurgico durante l'operazione migliora la precisione complessiva e la sicurezza della chirurgia. 

Approccio mininvasivo della protesi di ginocchio robotica

Inoltre, la protesi robotica di ginocchio offre un approccio mininvasivo, che si traduce in una riduzione del trauma ai tessuti circostanti. I sistemi robotici consentono ai chirurgia robotica ginocchio - display del Robotchirurghi di eseguire l'intervento con maggiore precisione attraverso incisioni mirate, risultando in un recupero più rapido e con minor dolore. La natura minimamente invasiva della chirurgia robotica del ginocchio è particolarmente vantaggiosa per i pazienti più anziani o con condizioni di salute sottostanti, poiché riduce i rischi associati alla tradizionale chirurgia. 

Statistiche e tassi di successo della protesi robotica di ginocchio

Le statistiche e i tassi di successo della protesi del ginocchio con tecnica robotica mininvasiva sono impressionanti, evidenziando l'impatto positivo che questa tecnologia sta avendo sull'ortopedia. Diversi studi hanno dimostrato che la protesi di ginocchio assistita dal robot ha un livello di precisione superiore rispetto ai metodi tradizionali.

Uno studio pubblicato sul Journal of Bone and Joint Surgery ha rilevato che la protesi di ginocchio assistita da robot aveva un tasso di revisione 1,6 volte inferiore rispetto agli interventi tradizionali. Questa statistica dimostra l'efficacia dei sistemi robotici nel raggiungere un allineamento ottimale ed un corretto posizionamento delle componenti protesiche, portando a migliori risultati a lungo termine per i pazienti.

 Inoltre, la protesi di ginocchio con tecnica robotica mininvasiva ha dimostrato di ridurre il rischio di complicanze e migliorare i risultati funzionali. Uno studio pubblicato sulla rivista Arthroscopy ha confrontato i risultati della tecnica robotica nella protesi di ginocchio rispetto a quella tradizionale e ha riscontrato che i pazienti sottoposti a procedure assistite da robot hanno avuto meno dolore, miglior movimento articolare e migliore funzione complessiva del ginocchio.

 È importante notare che i tassi di successo della chirurgia robotica di ginocchio dipendono fortemente dall'esperienza e dal livello di preparazione del chirurgo. Pertanto, è cruciale che i pazienti che considerano la tecnica robotica mininvasiva scelgano un chirurgo con un'ampia esperienza nell'utilizzo dei sistemi robotici.  

Domande frequenti per i pazienti che scelgono la tecnica robotica per la protesi di ginocchio

 Come con qualsiasi procedura chirurgica, i pazienti possono avere preoccupazioni e domande sulla chirurgia robotica di ginocchio. Ecco alcune preoccupazioni comuni e domande frequenti: 

1. Dovrò comunque sottopormi a fisioterapia dopo la protesi robotica di ginocchio?

Sì, la fisioterapia è una componente essenziale del processo di recupero. Il chirurgo prescriverà un programma personalizzato di fisioterapia per ripristinare la mobilità, rafforzare i muscoli del ginocchio e migliorare la funzione carticolare.

 2. Quanto sarà lungo il periodo di recupero?

Il periodo di recupero dopo una protesi robotica di ginocchio varia a seconda dell'individuo e della complessità dell'intervento. La maggior parte dei pazienti può aspettarsi di riacquistare la piena mobilità e tornare alle attività quotidiane entro 1 mese. Tuttavia, la tempistica del recupero può variare da paziente a paziente, e l'aderenza al programma di riabilitazione consigliato è cruciale per un recupero di successo.

 3. La protesi di ginocchio eseguita con tecnica robotica è coperta dall'assicurazione?

Di solito si, ma è importante verificare con la propria assicurazione per determinare la copertura specifica ed eventuali costi associati.

 4. Ci sono rischi o complicanze associati a questa tecnica?

Le complicazioni possibili dopo questo tipo di intervento sono le stesse della chirurgia tradizionale, e comprendono infezioni e mobilizzazioni asettiche. Tuttavia, il rischio complessivo di complicanze è basso, specialmente quando l'intervento è eseguito da un chirurgo esperto.

Conclusioni

La chirurgia protesica robotica di ginocchio rappresenta una pietra miliare nell'evoluzione dell'ortopedia, offrendo una precisione senza precedenti e migliori risultati per i pazienti affetti da gonartrosi. I vantaggi della chirurgia robotica di ginocchio, come l'aumento della precisione, il feedback in tempo reale e l'approccio mininvasivo, stanno cambiando il panorama delle procedure ortopediche.

 Sebbene la chirurgia robotica sia un campo in continua evoluzione, i risultati positivi e i tassi di successo finora dimostrati indicano che questa tecnologia sta diventando sempre più una scelta preferita per molti pazienti e chirurghi.

Con il potenziale di trasformare la vita di coloro che soffrono di problemi al ginocchio, la chirurgia robotica di ginocchio rappresenta un futuro promettente per l'ortopedia, aprendo nuove vie per la guarigione e il ripristino della funzione del ginocchio. 

Vai alla pagina della Protesi Anca Robotica →  

 

 

Chi sono

 

Il Dr. Alessio Biazzo è un ortopedico specializzato nel trattamento della artrosi del ginocchio e dell’anca con tecniche mininvasive. E’ specializzato nella chirurgia mininvasiva e robotica del ginocchio e dell’anca, nella medicina rigenerativa con cellule staminali e nella terapia infiltrativa del ginocchio con acido jaluronico.

Opera a Bergamo sia in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale che in regime privato e a Milano solo in regime privato presso la Clinica Columbus. 

Si avvale della chirurgia Robotica per le protesi del ginocchio e dell’anca.

 

Quali sono le patologie di cui si occupa?

Artrosi del ginocchio, primitiva e secondaria a traumi o altro; artrosi dell’anca, primitiva o secondaria a displasie congenite e fratture; osteonecrosi del ginocchio e dell’anca; algodistrofia del ginocchio e dell’anca; lesioni del menisco, della cartilagine e del legamento crociato anteriore; pliche sinoviali; traumi dello sportivo; sindrome femororotulea; Morbo di Haglund; esostosi degli arti inferiori; tendiniti rotulee e quadricipitali; fratture da stress dell’atleta. 

 

Quali sono gli interventi chirurgici e le procedure che esegue a Milano?

 

La chirurgia robotica mininvasiva del ginocchio e dell’anca al servizio del paziente

 

La chirurgia robotica consiste nell’utilizzo di un computer (o meglio Robot) che aiuta il chirurgo nell’esecuzione del gesto chirurgico, in questo caso il  posizionamento della protesi di ginocchio o anca. I vantaggi sono notevoli: minore invasività e sanguinamento, migliore posizionamento dell’impianto e di conseguenza maggior durata dello stesso, corretta lunghezza finale degli arti inferiori, possibilità di pianificare preoperatoriamente la protesi più adatta per il singolo paziente. 

Il Robot rileva attraverso dei sensori l’anatomia del singolo paziente e sulla base di questa elabora una “mappa” anatomica al computer. Il chirurgo sceglie e posiziona la protesi sulla base di questi dati e invia i comandi ad un braccio robotico che esegue i tagli ossei sui quali viene poi adagiata la protesi. 

Il ruolo del chirurgo consiste nell’inviare dei comandi al Robot, che eseguire dei gesti precisi e riproducibili sulla base di una pianificazione impartita del medico.

Tutti i pazienti possono essere candidati a questo tipo di intervento.

 

 

Perché affidarsi al Dr. Biazzo:

  • Utilizzo della Chirurgia Robotica per la protesi di ginocchio e anca;
  • Chirurgia Mininvasiva che rispetta i tessuti nobili del nostro corpo;
  • Percorso Fast-Track per accelerare il recupero del paziente, ridurre il sanguinamento e il dolore post-operatorio;
  • Ricovero breve, di circa 3 giorni, al quale segue un periodo di fisioterapia ambulatoriale;
  • Utilizzo delle medicazioni avanzate che evitano i punti di sutura della pelle ed isolano la ferita, che non richiede medicazioni aggiuntive;
  • Possibilità di eseguire gli interventi ad entrambe le ginocchia o anche in un unico intervento anche con il Sistema Sanitario Nazionale;
  • Essere operati a Milano e seguiti nel post-operatorio sempre dallo stesso chirurgo.

 

 

Il Dr Biazzo riceve i suoi pazienti presso il centro Humanitas Domodossola di Milano.

Per info o per prenotare una visita con il Dr. Biazzo a Milano chiama il 3791880039 o invia una mail per descrivere il tuo caso a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La protesi robotica mininvasiva dell’anca rappresenta il futuro della chirurgia ortopedica. L'innovazione tecnologica ha portato a un incredibile sviluppo nella chirurgia delProtesi anca robotica sistema muscolo-scheletrico, rendendo possibile l'utilizzo di robot per eseguire interventi chirurgici precisi ed efficienti sull'anca.

I robot chirurgici consentono ai medici di eseguire operazioni con una precisione millimetrica, riducendo al minimo gli errori umani e migliorando i risultati clinici complessivi. Grazie alla tecnologia avanzata e all'intelligenza artificiale, i robot chirurgici sono in grado di mappare con precisione l'anatomia del paziente, consentendo un posizionamento accurato delle protesi dell'anca.

La chirurgia protesica robotica dell'anca: il futuro dell'intervento ortopedico

La protesi dell'anca eseguita con tecnica robotica mininvasiva offre numerosi vantaggi, tra cui tempi di recupero più rapidi, millimetrico posizionamento delle componenti protesiche, minori rischi di complicazioni post-operatorie e riduzione del dolore post-operatorio.

Con un numero sempre più crescente di casi di interventi di sostituzione dell'anca, la protesi dell'anca con tecnica robotica sta diventando sempre più popolare. Grazie a questa tecnologia all'avanguardia, i pazienti possono beneficiare di una chirurgia più sicura, più precisa ed efficace, aprendo la strada a un futuro promettente per la chirurgia ortopedica. 

Come funziona il robot nella protesi dell'anca

La chirurgia protesica robotica mininvasiva dell’anca si avvale di tecnologie all'avanguardia per garantire un intervento chirurgico preciso ed efficace. Prima dell'intervento, i pazienti vengono sottoposti a una serie di esami di imaging, per ottenere una mappa accurata dell'anatomia dell’anca e della sua geometria. Protesi Robotica AncaDurante l'intervento, il chirurgo utilizza una guida robotica per posizionare con precisione la protesi dell’anca.

Questo sistema a infrarossi è in grado di rilevare e compensare eventuali deviazioni dal piano di posizionamento ideale, garantendo un posizionamento preciso e millimetrico delle componenti protesiche.

Il chirurgo controlla il robot tramite una console, che gli consente di visualizzare immagini ad alta definizione dell'anatomia del paziente.

I vantaggi della chirurgia protesica robotica dell'anca

I pazienti sottoposti a protesi dell’anca con tecnica robotica mininvasiva possono beneficiare di tassi di successo elevati e di risultati a lungo termine positivi. Studi clinici hanno dimostrato che i pazienti sottoposti a questo tipo di chirurgia hanno tassi di successo dell'intervento simili o superiori rispetto alla chirurgia tradizionale.

Inoltre, i pazienti sottoposti a chirurgia robotica dell’anca riportano un miglioramento significativo della qualità della vita dopo l'intervento. Grazie alla precisione millimetrica e all'efficienza della chirurgia robotica, i pazienti possono godere di una maggiore mobilità, di una corretta lunghezza finale degli arti inferiori, di un minor dolore e di una migliore funzionalità dell'anca.

I risultati a lungo termine sono altrettanto positivi. Le protesi dell’anca posizionate con precisione millimetrica grazie all'utilizzo dei robot chirurgici hanno dimostrato di avere una maggiore durata nel tempo rispetto alle protesi posizionate tramite la chirurgia tradizionale. Ciò si traduce in una minore necessità di ulteriori interventi chirurgici e in una migliore qualità della vita per i pazienti.

Un altro importante vantaggio, sia per il medico che per il paziente, è rappresentato dal report finale che viene memorizzato nel robot, che consente di avere una traccia di tutte le fasi dell’intervento, come una sorta di scatola nera.

Recupero e riabilitazione dopo l'intervento di protesi dell’anca robotica

Come con qualsiasi intervento chirurgico, soprattutto di tipo protesico, è fondamentale che il paziente sia indirizzato ad un programma di tipo riabilitativo, al fine di recuperare il tono muscolare e l’articolarità dell’anca. Quindi anche se eseguita con tecnica robotica, la protesi dell’anca richiede un percorso fisioterapico riabilitativo assistito da personale competente. Il periodo di recupero può durare da 3 a 4 settimane, a seconda ovviamente della tipologia di intervento eseguito e della tipologia del paziente.

Rischi e complicazioni della chirurgia robotica dell'anca

Nonostante i numerosi vantaggi, la chirurgia protesica robotica dell'anca comporta anche alcuni rischi e possibili complicazioni, così come per qualsiasi altro intervento chirurgico. È importante che i pazienti siano pienamente consapevoli di tali rischi prima di sottoporsi all'intervento.

Un rischio associato alla chirurgia robotica dell'anca è l'infezione postoperatoria. Nonostante le misure di sterilizzazione rigorose, esiste sempre il rischio di infezione dopo l'intervento. È importante seguire tutte le indicazioni postoperatorie fornite dal chirurgo per ridurre al minimo tale rischio.

Un’altra possibile complicazione è la mobilizzazione asettica, cioè la perdita di aderenza della protesi con l’osso (ricordiamo che la maggior parte di queste protesi sono non cementate, cioè ad ancoraggio biologico): tale rischio è presente anche con la tecnica robotica.

Infine ricordiamo sempre il rischio di lussazione della protesi, che seppur ridotto a meno dell’1%, è sempre possibile anche con questa tecnica.

Inoltre, alcuni pazienti potrebbero sperimentare complicazioni legate all'anestesia o alla guarigione postoperatoria. È essenziale che i pazienti siano adeguatamente valutati prima dell'intervento per identificare eventuali problemi di salute che potrebbero aumentare il rischio di complicazioni.

Conclusioni: L'impatto della chirurgia protesica robotica dell'anca sul futuro della chirurgia ortopedica

La chirurgia robotica dell'anca ha un impatto significativo sul futuro della chirurgia ortopedica. Grazie ai continui progressi nella tecnologia robotica e all'intelligenza artificiale, la chirurgia ortopedica sta vivendo una vera e propria rivoluzione.

I robot chirurgici consentono ai medici di eseguire interventi più precisi, riducendo al minimo gli errori umani e migliorando i risultati complessivi. La capacità di mappare accuratamente l'anatomia del paziente e di posizionare le protesi dell'anca in modo preciso consente un recupero più rapido, una riduzione del rischio di complicazioni postoperatorie ed una maggior durata dell’impianto.

Con l’aumento della vita media e dei casi di coxartrosi e relativa sostituzione articolare, la protesi dell'anca con tecnica robotica si sta affermando come il futuro della chirurgia ortopedica. Questa tecnologia all'avanguardia offre numerosi vantaggi sia per i pazienti che per i medici, aprendo la strada a nuovi orizzonti nella cura delle malattie muscolo-scheletriche.

 

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